…quando Ivana e Sauro rilevano il piccolo chiosco della signora Fernanda, un’amica di famiglia, eccellente piadinara, che per più di 30 anni ha onorato questa professione tirando la piadina a mattarello e cuocendola sulle lastre di pietra quando già era diffusamente in uso la sfogliatrice a rulli e la piastra termica. Una complicazione pratica che si trasformava però in garanzia di gusto. Ivana e Sauro decisero così di mantenere e portare avanti questa tradizione, facendo una scelta per quei tempi molto lungimirante, che ha portato oggi la piadina del Chiosco del Lago a differenziarsi sempre più dalle altre e a divenire un prodotto di eccellenza della gastronomia del territorio.
…per promuovere la cultura dei chioschi della piadina difendendone le caratteristiche peculiari e allo stesso tempo studiando soluzioni che permettessero di migliorare la loro offerta. Come testimonial della piadina romagnola è stato invitato a comparire in programmi televisivi nazionali quali Uno Mattina e Linea Verde ed ha co-rappresentato la tradizione dei piadaioli ad Expo 2015. La convinta difesa dell’artigianalità del prodotto, anche nelle sedi istituzionali, lo ha portato a partecipare fattivamente all’assegnazione, avvenuta nel 2014, del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) alla piadina romagnola.
…della sinergia tra le eccellenze enogastronomiche romagnole, quali, in questo specifico caso, la piadina artigianale e il Sale Dolce di Cervia. Oltre ad essere il posto giusto per gustare una piadina genuina, tradizionale e saporita, il Chiosco del Lago nonché il vicino BarSalino sono luoghi facilmente raggiungibili, eppure immersi nella natura del Parco del Delta del Po, in cui è possibile acquistare i prodotti tipici della zona, ma anche conoscerne la storia e le peculiarità, perché Sauro è soprattutto un instancabile ambasciatore delle tipicità della sua terra.